Sicurezza degli edifici: in arrivo l’obbligo del Certificato di Idoneità Statica degli Immobili

Sicurezza degli edifici: in arrivo l’obbligo del Certificato di Idoneità Statica degli Immobili

Delrio: “inizialmente su base volontaria per poi disciplinare la materia in maniera più organica”.

sicurezza degli edifici

Dopo il crollo della Palazzina a Torre Annunziata, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio ha cambiato la propria opinione relativa all’obbligo del Certificato di Idoneità Statica degli immobili anticipando che, nella prossima Legge di stabilità, sarà reso obbligatorio in caso compravendita e di locazione di immobili, al pari della Certificazione Energetica APE. Pertanto, in una fase successiva sarà introdotta una forma di obbligatorietà anche per la certificazione statica.

 

In arrivo il certificato di stabilità obbligatorio

All’indomani del crollo della Palazzina di Torre Annunziata, durante un’interrogazione parlamentare presso la Commissione Ambiente della Camera, è sopraggiunto il chiarimento dal Sottosegretario di Stato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Umberto Del Basso De Caro; ribadendo che le misure a favore della sicurezza degli immobili già esistono e fanno capo allo sconto fiscale attivato lo scorso febbraio (Sismabonus), ma andrebbero in ogni caso potenziate. “Come è stato introdotto l’obbligo della certificazione energetica per i contratti di affitto e compravendita, occorre ora proseguire anche per la certificazione statica”, un monito di Del Basso De Caro che evidenza la necessità di formalizzare una procedura di notevole importanza per l’analisi ed il monitoraggio dello stato di sicurezza degli immobili.sicurezza degli edifici

Non solo, ma secondo il Sottosegretario, accanto alle misure governative intraprese, è altrettanto importante favorire “un salto di qualità culturale” in grado di sensibilizzare i proprietari degli immobili.

Anche numerose associazioni nazionale del settore immobiliare hanno da molto tempo espresso pareri favorevoli sulla sicurezza degli immobili e sul rilascio della Certificazione Statica. Bisogna, però, rilevare che, come sostenuto dagli esperti e da esponenti del settore, il Certificato di Stabilità è sì un ulteriore passo avanti per la sicurezza del patrimonio immobiliare italiano; ma resta pur sempre un piccolo passo rispetto al lungo e tortuoso percorso normativo che dovrebbe condurre alla definitiva introduzione del Fascicolo del Fabbricato. Infatti, come l’Unione Nazionale dei Piccoli Proprietari Italiani (una delle prime associazioni nazionali a promuovere l’obbligatorietà del Fascicolo) ha sottolineato, “una cosa è il Libretto del fabbricato e ben altra cosa è un fantomatico certificato di stabilità ad usum compravendita e locazione”. Infatti il certificato non può sostituire la “carta d’identità” dell’immobile, e non potrà che esserne un suo allegato aggiuntivo.

Dunque, per adesso il Certificato di Idoneità Statica resta facoltativo, poi diventerà obbligatorio su modello della certificazione energetica. Di conseguenza, la certificazione, che di fatto sarà la diagnosi necessaria per ottenere il sismabonus, potrà essere richiesta da chi acquista ma non sarà obbligatoria in tutti i casi. Solo più avanti si passerà ad una più organica disciplina diretta a regolamentare e salvaguardare la sicurezza dei cittadini e del patrimonio edilizio nazionale.

Scarica il FAC-SIMILE del CERTIFICATO DI IDONEITÀ STATICA dal seguente LINK

 

Sicurezza statica degli immobili: in arrivo nuove misure dal Piano “Casa Italia”

Proprio nelle scorse settimane, tra le misure del piano Casa Italia, è stato annunciato un programma di diagnostica speditiva da 120 milioni di euro rivolto agli edifici caratterizzati da maggiore rischio sismico, circa 550 mila costruiti in muratura portante o in calcestruzzo armato prima del 1980 e privi di normative antisismiche stringenti, localizzati nei 650 comuni italiani a maggiore pericolosità sismica. In pratica, l’intervento, totalmente a carico dello Stato, fa sì che più di 500.000 edifici sparsi in 650 Comuni italiani possano usufruire di diagnosi basate sul modello di quelle adottate in caso di terremoto e finanziati con risorse pubbliche, dando così anche impulso al comparto edilizio e tecnico nazionale.

Oltre a questo, il Mit ha confermato le altre due misure già rese note al pubblico: l’attivazione di dieci cantieri pilota, finalizzati a sperimentare soluzioni non invasive di riduzione della vulnerabilità e a comprenderne le condizioni, in vista di una più ampia diffusione sul territorio nazionale con oneri a carico dello Stato, e la costituzione di un archivio informatizzato in cui raccogliere tutte le informazioni di cui già oggi le pubbliche amministrazioni dispongono a livello di singolo edificio, allo scopo di creare una mappa digitale del rischio.

Infine, son passa indisturbata la dichiarazione del Ministro Delrio sull’estensione degli incentivi al miglioramento sismico all’edilizia residenziale pubblica entro il 2018.

sicurezza degli edifici

Condominio: in attesa dell’obbligo del certificato di stabilità, quali vincoli rispettare?

In vista dell’arrivo del certificato di stabilità obbligatorio, per i condomini sono già presenti specifici obblighi posti a tutela della sicurezza del fabbricato; vediamoli nello specifico:

1) L’anagrafe condominiale: tra i dati da inserire nel Registro di Anagrafe Condominiale (la cui tenuta è obbligatoria), vi sono ora anche quelli relativi alle condizioni delle parti comuni dell’edificio e quindi, implicitamente, anche alla loro sicurezza statica.

2) Ricostruzione delle vicende edilizie: già attualmente l’amministratore ha, tra i suoi compiti, anche quello di conservare tutta la documentazione inerente alla propria gestione, riferibile sia al rapporto con i condomini sia allo stato tecnico-amministrativo dell’edificio e del condominio (art. 1130, n. 8), c.c.), con la conseguenza che i suoi doveri si estendono a quello di ricostruire le vicende edilizie dell’immobile, anche seguendo in prima persona i lavori eventualmente eseguiti sulle parti comuni.

 

 

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